Dare ai figli solo il cognome della madre: la proposta del PD
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Direttore: Alessandro Plateroti

Dare ai figli solo il cognome della madre: la proposta del PD

Partito Democratico

Ai figli il cognome della madre come “risarcimento per un’ingiustizia” compiuta da sempre nei confronti delle donne: la proposta del PD.

Conferire ai bambini il cognome della madre al fine di risarcire le donne per “un’ingiustizia” che si è protratta nel corso dei secoli. Questa la proposta formulata dal Partito Democratico e, nello specifico, dal senatore Dario Franceschini, in un contesto in cui già da tre anni, è stato dichiarato illegittimo dare il cognome paterno al bambino in modo automatico.

Il cognome della madre ai figli, la proposta del PD

Il senatore del PD, Dario Franceschini, ha proposto di conferire ai bambini il cognome della madre al fine di risarcire le donne per “un’ingiustizia secolare” subita nel corso del tempo, tenendo in considerazione il fatto che, da sempre, la prole prende, in automatico, il cognome paterno, cosa che da tre anni a questa parte è stata considerata illegittima.

Dario Franceschini
Dario Franceschini

La proposta, che sarà presentata al Senato, punta, secondo quanto affermato anche dallo stesso Franceschini, ad evitare i “problemi con la gestione dei doppi cognomi o con la scelta tra quello del padre o quello della madre“.

Solamente in questo modo, dunque, secondo il senatore dem, si potrebbe – in sostanza – fornire “un risarcimento per una ingiustizia secolare che ha avuto non solo un valore simbolico, ma è stata una delle fonti culturali e sociali delle disuguaglianze di genere“.

L’illegittimità dell’attribuzione automatica del cognome paterno

Con la sentenza n. 141 della Corte costituzionale del 2022, l’attribuzione automatica del cognome ha subito un’importante modifica.

È stato, infatti, considerato illegittimo il procedimento mediante il quale ad un bambino sia attribuito, in maniera automatica, il cognome del padre.

Se, infatti, si dà al neonato direttamente il cognome del padre, secondo quanto afferma la Consulta, si avvia un processo mediante il quale si sancisce “l’invisibilità della madre”. Ciò, dunque, provocherebbe un “segno di una diseguaglianza fra i genitori“.

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ultimo aggiornamento: 25 Marzo 2025 15:20

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